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GRUMI

by Superportua

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  • Compact Disc (CD) + Digital Album

    It comes in a premium cardboard gatefold sleeve case, fantastically illustrated by Nicolò Tullio, with visual design and artistic direction by Nicola Gubernale.

    Includes unlimited streaming of GRUMI via the free Bandcamp app, plus high-quality download in MP3, FLAC and more.
    ships out within 8 days

      €12 EUR or more 

     

1.
Salvami 04:13
Salvami dal passo del tempo, scrivimi una lettera, dammi un pugno sotto il mento, ceste di vento e botti di pioggia che frusta chi come noi si fa ancora e ancora, ancora spera. Ma stasera il cielo è un livido che non perdona. È tragica la mia età: sentieri sbagliati, risvegli mancati senza pietà. Scioglimi dal cappio del tempo, stesse ore, stesse pene, vite da falene, sogni arretrati, momenti sprecati ed io... busserò alla tua porta, busserò solo una volta e fisserò il vuoto. È tragica la mia età: sentieri sbagliati, risvegli mancati senza pietà. Immagina la città: pensieri strappati, futuri passati per l'eternità. È tragica la tua età.
2.
Il Funambolo 03:47
Ho una dote particolare, so camminare sopra i lampi del temporale, ho il ricordo vivo cresciuto insieme a me di un giorno in cui guardando in giù mi son detto “sai volare!” E se mi cerchi mi troverai dove non c'è vento per un funambolo come me che odia il movimento. E se mi cerchi mi troverai dove non c'è rete, dammi una corda e sono nel vuoto: questa è la mia sete. Vedo l’insieme di voi dal cornicione, al ritmo degli spot si muovon le persone, d’un tratto il grande occhio o molto meglio gli azionisti vi voglion buoni e allineati, sorridenti anche se tristi. E se mi cerchi mi troverai dove non c'è vento per un funambolo come me che odia il movimento. E se mi cerchi mi troverai dove non c'è rete, dammi una corda e sono nel vuoto: questa è la mia sete. Il grande occhio vi tiene in scacco e l’equilibrio è il suo ricatto, vi vuole buoni, coi sogni corti, vi vuole in piedi anche se morti. È l’equilibrio degli azionisti, in equilibrio ma li hai mai visti? Vi voglion buoni, coi sogni corti, vi voglion in piedi anche se morti. E se mi cerchi mi troverai dove non c'è vento per un funambolo come me che odia il movimento. E se mi cerchi mi troverai dove non c'è rete, dammi una corda e sono nel vuoto: questa è la mia sete. Un passo avanti, un passo indietro - nessun respiro, nessun respiro, un passo avanti, un passo indietro - nessun respiro.
3.
Rovi 04:43
Di tutte, di tutte le cose che puoi non vedere, puoi non vedere me. Di tutti, di tutti i colori che puoi non capire, puoi non capire me, con te. Il vento che spinge le anime sui rovi gridanti delle maree. Il vento che spinge le anime sui rovi gridanti delle maree. Sono campi quei grumi di pelle che puoi non sentire, puoi non sentire me. Il canto di ogni oscuro chansonnier può anche mentire, puoi non sapere di me con te. Il vento che spinge le anime sui rovi gridanti delle maree, noi spinti giù in fondo in un vortice non ricordi più... Sono campi, quei grumi di pelle che puoi non sentire, puoi non sentire me. Di tutte, di tutte le cose che puoi non vedere, puoi non vedere me, con te.
4.
Seth 04:54
Dai tempi di Seth era solo lamento. Quando lui arrivò lo stavamo aspettando. Venne dal tempo prima di ogni ricordo. Quando lui arrivò si fermò il pianto. Sterminatore Corpo celeste Mostro a tre teste Polvere e sputo Fiore del loto Tu sia il benvenuto. Io non dormo, io non dormo mai io veglio sempre su di noi: il bene, il male ogni difetto ti difendo ti proteggo. Io non dormo, io non dormo mai io veglio sempre su di noi. Io non dormo, io non dormo mai io veglio sempre su di noi.
5.
Il sogno di violare la ragione e la morale senza poi star male per due ore di piacere: sette anni di prigione, non per soldi o un ideale ma per placare un appetito e calmare un po' il prurito. Qui qualcuno lancia un grido, sigillo dell'eternità. L'azzardo di giocare con la legge naturale pretendendo di morire continuando a respirare. Qui qualcuno lancia un grido, speranza per l'umanità. Cadono le finzioni... E non puoi più dire di no fingere che ti fermi qui, e non puoi più tornare indietro, tornare indietro. La notte gola di lupo, poi la piaga dell'aurora, andare avanti e camminare, l'unica legge è non crollare. Cadono tutte le finzioni... E non puoi più dire di no fingere che ti fermi qui, e non puoi più tornare indietro, tornare indietro. E non sei più quello che vuoi, quello che sai, sei quello che ormai, e non può più tornare indietro, tornare indietro. E non puoi più tornare indietro, tornare indietro, tornare indietro. E non puoi più tornare indietro, tornare indietro.
6.
Castità 02:46
7.
Voi volete uccidere noi per più paura di noi per poi uccidere voi per sottomettere noi vorremmo uccidere voi per poi parlare di noi abbiam bisogno di voi per essere meglio di voi sapendo che noi e voi siamo all'ammazzatoio. Voi volete uccidere noi per più paura di noi per poi uccidere voi per sottomettere noi vorremmo uccidere voi per poi parlare di noi abbiam bisogno di voi per essere meglio di voi scannandoci tra di noi, scannandoci tra di noi, scannandoci tra di noi, scannandoci tra di... Superando ogni limite diverrai più orrendo che mai, assuefatto al tuo vomito lo berrai ma non ti sazierai mai. Ma con tutto il sangue che scorre... Voi volete uccidere noi per più paura di noi per poi uccidere voi per sottomettere noi vorremmo uccidere voi per poi parlare di noi abbiam bisogno di voi per essere meglio di voi sapendo che noi e voi siamo all'ammazzatoio. Cadono le facce, nessuno le raccoglie, spariscono le vite, nessuno se ne accorge. Cadono le facce, spariscono le vite, cadono le facce, spariscono le vite.
8.
Malavoglia 04:15
È un posto solo nostro, solo nostro. È un posto solo nostro, solo nostro. Non aver paura di quel che hai dimenticato, se stanotte stiamo insieme non sarà finita. Lei mi appare solamente, lei mi ascolta ma non sente. Tu lo vedi è tutto apposto, è tutto apposto. Tu lo dici è tutto apposto, è tutto apposto. Lei mi appare solamente, in un bagliore intermittente. Non so se quello che io voglio, veramente io lo voglio Non so se quello che non voglio, veramente io non lo voglio, non lo voglio, no... Per il bene che ti voglio faccio cose che non voglio. Per il bene che mi vuoi tu fai cose che non vuoi. Poi scompari di frequente in un bagliore intermittente. Non so se quello che io voglio, veramente io lo voglio. Non so se quello che non voglio, veramente io non lo voglio, non lo voglio. Ma so che sogno fuori rotta, contro voglia, io lo voglio, non lo voglio, no.
9.
Cosa ne sapete voi di quell'ombra che ho nella carne, di tutte le volte che ho aperto la pelle sperando che uscisse per bagnare la terra delle vostre belle promesse. Tu mi chiedi chi io sia, cos'è che c'entra la tua vita con la mia. Mi chiedi: “Cosa vuoi da me? Cerchi guai? No, non ti ho visto mai. Dimmi chi sei, dimmi chi sei”. Avvicinati se vuoi, a un passo solo sono io, sono io... sono la calma prima degli uragani. Sono il buio dietro alle vostre finestre, sono la rovina... Tu mi chiedi chi io sia, cos'è che c'entra la tua vita con la mia. Mi chiedi: “Cosa vuoi da me? Cerchi guai? No, non ti ho visto mai....alle nostre feste, alle nostre feste”. Sono la calma e l'angoscia prima degli uragani. Sono l'aria calda, calda e pesante che respiri nei tribunali Sono l'uomo di paglia che bruciate sui vostri altari, la tragedia inattesa che squarcia il senso nei cuori umani.

about

“Grumi” (Lumps) are the memories that, as the years go by, acquire an insistence and a weight that they hadn't when they were experienced.
The light of distant summer afternoons solidifies, actions crystallize, faces are veiled and words get lost.
What remains is a timeless mistery and the fear of what we have forgotten.
Pleasure becomes the harpoon that keeps us anchored to the present, a Here and Now which includes no After.

But if the After comes, the dawn of the new day is a plague, sunset is a livid and the night is a wolf's throat;
if the After doesn't come therefore tragedy arrives and it tears the meaning guarded in human hearts.
But what meaning?
The meaning we have built, the meaning we pretend to balance over the flashes of the storm when the only law is not to fall.

Then doubt arises: to stand perched on memories and to continue in our fiction or to drop these lumps of strategies and habits good only to survive?
And once we have been descaled, stripped even of the name they gave us, is there nothing left or does something new appears?
Will it be only dark or can we hope in a bright darkness?
The God of “Grumi” is Ego, the aim is always that of Nietzsche: to kill God.
And so we are at the carnage.

After the massacre of fictions, the void opens up, an abyss that cannot be overcome by going around it but that must be crossed.
You stare at the vertigo and you can't go back.
This apparently frightening void actually represents the space-no space for a new meaning that has never been experienced before.
It is the land where our separated being sets: we cease to be individuals, appetites calm down and concern dissolves in a supreme tranquillity imbued with purpose.
But what will give us the strength to walk on this empty land, without support or footholds, where exposing ourselves to the flash of plenitude and ecstatic fusion with life?
“Grumi” is the waiting for the wind that pushes our souls.
And our most vivid memory will be:”When that wind arrived, we were waiting for it”.

credits

released November 3, 2023

SUPERPORTUA are
Michele Romanello (vocals), Fabio Tullio (bass guitar, backing vocals, keyboards, synthesizer), Stefano Petterson (drums),
Matteo Pezzutto (guitars), Nicola Biadene (guitars, ukulele), Sergio Orso (violin, keyboards, synthesizers).
Daniele Rosa play guitar on Castità, Grumi's illustrations are by Nicolò Tullio, photographs by Luigi Galiazzo, visual design and
art direction by Nicola Gubernale.

license

all rights reserved

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about

Shyrec Venezia, Italy

A small Italian independent music label, founded in 2004.

Talking about our work, we say:
“You may not love what we do.
But for us it’s all that passes through our ears and now lies in our hearts”.

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